La celiachia: una patologia che interferisce con il rapporto col cibo
La celiachia è una intolleranza alimentare che colpisce circa l'1% della popolazione italiana, ma ancora spesso non viene riconosciuta. Questa intolleranza si sviluppa in risposta all'assunzione di glutine, una proteina presente in alcuni cereali come il grano, l'orzo e il farro, provocando una reazione avversa nel sistema immunitario, che porta a danneggiare la mucosa dell'intestino tenue, impedendo il corretto assorbimento dei nutrienti. I sintomi che ne derivano sono diversi, tra cui diarrea, malnutrizione, perdita di peso, anemia e problemi dermatologici. In questo articolo, esploreremo le cause di questa malattia, le modalità di diagnosi e trattamento, nonché le sfide che i celiaci affrontano ogni giorno, cercando di trovare nuove soluzioni per gestire questa malattia autoimmune.
Le cause della celiachia: la chiave genetica
La celiachia è una malattia autoimmune che colpisce circa l'1% della popolazione mondiale. Nonostante sia conosciuta da secoli, solo negli ultimi decenni sono stati fatti grandi progressi nella comprensione delle cause che la provocano. Quali sono? Scopriamole insieme.
La celiachia è provocata dall'assunzione di glutine. In particolare, la frazione proteica del glutine nota come prolina-glutammina sembra essere la principale responsabile della reazione autoimmune che si verifica nell'organismo dei celiaci. Questa fa sì che il sistema immunitario attacchi la mucosa dell'intestino tenue, provocando una serie di sintomi come diarrea, malassorbimento, anemia e malnutrizione.
Ma perché succede questo? La risposta sta nei geni.
La celiachia è una malattia geneticamente determinata.
I geni però non bastano a spiegare la celiachia: perché la malattia si sviluppi, è necessaria anche l'esposizione al glutine. Si pensa infatti che l'esposizione precoce a questa proteina durante l'infanzia possa aumentare il rischio di sviluppare la malattia. Ciò suggerisce che anche altri fattori ambientali possono influenzare l'insorgenza della celiachia:
- Infezioni virali o batteriche
- Stress
- Dieta materna
La ricerca continua, comunque, a indagare sulle cause precise della celiachia, al fine di sviluppare nuove terapie e strategie di prevenzione per coloro che ne soffrono.
Sapere è potere: come diagnosticare la celiachia
La diagnosi della celiachia può essere un processo complesso, che richiede l'uso di test specifici e l'interpretazione attenta dei risultati. Tuttavia, una diagnosi tempestiva è fondamentale per gestire la malattia e prevenire complicanze a lungo termine.
La diagnosi può avvenire attraverso diversi test, tra cui:
- Ricerca degli anticorpi
Un test specifico che prevede l'analisi del sangue per cercare gli anticorpi anti-transglutaminasi (anti-tTG) o anti-endomisio (anti-EMA), che sono prodotti dall'organismo in risposta alla presenza di glutine nell'intestino. Questi test sono molto accurati, ma possono dare dei falsi negativi se il paziente ha già iniziato una dieta priva di glutine.
- Biopsia dell'intestino tenue
Test che prevede l'uso di un sottile tubo flessibile (endoscopio) per prelevare un piccolo campione di tessuto dall'intestino tenue. Il campione viene quindi analizzato al microscopio per cercare i segni della compromissione della mucosa intestinale tipici della celiachia. Questo test è molto accurato, ma può essere invasivo e richiede un paziente sedato.
- Test genetico
Prevede l'analisi del DNA del paziente per cercare la presenza di due specifici geni (HLA-DQ2 e HLA-DQ8) che sono associati alla predisposizione genetica per la celiachia. Questo test può aiutare a escludere la celiachia in caso di risultati negativi, ma non è sufficiente per confermare la malattia.
È importante notare che tutti questi test dovrebbero essere eseguiti quando il paziente è ancora sulla dieta normale, che include glutine. Se il paziente iniziasse una dieta senza glutine, i risultati dei test potrebbero essere falsati.
Se i test risultano positivi per la celiachia, il paziente dovrà seguire una dieta priva di glutine per tutta la vita. Se, invece, risultassero poco chiari il medico potrebbe richiedere ulteriori test o esami per escludere altre patologie.
Senza glutine: il trattamento della celiachia
Attualmente, la soluzione più efficace per gestire la celiachia è l'eliminazione completa del glutine dalla dieta. Questo metodo consiste nell'eliminazione completa di tutti gli alimenti contenenti glutine, tra cui pane, pasta, biscotti, prodotti da forno, pizza e birra. Può sembrare una sfida, ma in realtà ci sono molti prodotti senza glutine disponibili sul mercato, che possono essere acquistati in negozi specializzati e online.
Ma quali sono i rischi di una dieta senza glutine?
In primo luogo, una dieta senza glutine può essere povera di alcuni nutrienti essenziali, come le fibre, il ferro e le vitamine del gruppo B. Per questo motivo, è importante consultare un dietista o un nutrizionista per creare un piano alimentare completo ed equilibrato.
In secondo luogo, alcuni prodotti senza glutine possono essere molto costosi rispetto ai loro equivalenti con glutine. Questo può essere un problema per alcune famiglie, ma ci sono anche molte opzioni economiche e accessibili disponibili sul mercato. Il servizio sanitario nazionale supporta l'acquisizione di alimenti gluten free.
Infine, bisogna prestare attenzione a non confondere una dieta senza glutine con una dieta dimagrante o "detox". Eliminare il glutine senza una vera necessità può comportare la perdita di peso, ma può anche causare problemi di salute a lungo termine, come la carenza di nutrienti.