Trattamento della sindrome premestruale
La sindrome premestruale è difficile da trattare. Nessuna modalità si è dimostrata efficace per tutte le donne, e solo poche hanno sperimentato sollievo completo grazie a un particolare trattamento. Esistono delle misure generali, a cominciare da un adeguato riposo, da una congrua quantità di sonno e una regolare attività fisica. L'esercizio fisico regolare può aiutare ad alleviare il gonfiore e l'irritabilità, l'ansia e l'insonnia. Lo yoga in particolare porta beneficio a molte donne.
Anche le modifiche alimentari possono avere un impatto positivo: in generale, bisogna aumentare le proteine, diminuire gli zuccheri, consumare carboidrati complessi e mangiare piccoli pasti più spesso.Alcuni cibi e bevande sono da evitare: ad esempio, cola, caffè, hot-dog, patatine fritte, cibi in scatola. Vanno privilegiati frutta, verdura, latte, cibi ricchi di fibre, alimenti ad alto contenuto di calcio e di vitamina D.
La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare, specialmente le donne con disturbo disforico premestruale. Anche il biofeedback e l'immaginazione guidata possono contribuire in senso positivo. Senza dimenticare la psicoterapia, che affianca le donne e le spinge ad affrontare meglio i sintomi: riducendo lo stress tramite tecniche di rilassamento come la meditazione.
Nelle donne con sintomi gravi, l'ovariectomia bilaterale può alleviare i sintomi, in quanto elimina i cicli mestruali: la terapia di sostituzione ormonale è successivamente indicata fino all'età di 51 anni circa (l'età media della menopausa).
Sindrome premestruale: la risposta dei centri Dyadea
Patologie di difficile individuazione come la sindrome premestruale richiedono interventi personalizzati e percorsi di cura interdisciplinari: la sensibilità e l'esperienza dei ginecologi è fondamentale. Nei Centri Medici Dyadea è possibile sottoporsi a una visita ginecologica completa per ogni età, supportata se necessario da accertamenti ed esami diagnostici: esami colturali microbiologici (vaginali, endocervicali, uretali), biopsie (cervice/endometrio), ecografie (pelvica, transvaginale, transaddominale), colposcopia e colpocitologia HPV test (pap test).