La terapia per la gastrite
La cura della gastrite ha lo scopo di ridurre il livello di acidità nello stomaco, in maniera da ottenere un miglioramento dei disturbi e la guarigione dell'infiammazione della mucosa gastrica.
In caso di sintomatologia lieve, spesso è sufficiente l'assunzione di antiacidi che neutralizzano gli acidi già prodotti e rilasciati nello stomaco. Quasi tutti questi farmaci possono essere acquistati senza prescrizione medica. Gli antiacidi includono l'idrossido di alluminio (che può causare stipsi), l'idrossido di magnesio (che può causare diarrea) e il carbonato di calcio. Dal momento che possono interferire con l'assorbimento di numerosi farmaci, i pazienti che seguono parallelamente altre terapie devono avvisare il medico.
Se la gastrite è causata dall'infezione da Helicobacter pylori, è necessario iniziare una terapia a base di antibiotici della durata di 14 giorni. I soggetti con gastrite erosiva devono evitare di assumere farmaci che irritano la mucosa gastrica (come i FANS).
Alcuni medici, per favorire la protezione della mucosa gastrica, prescrivono parallelamente degli inibitori della pompa protonica o bloccanti dei recettori H2. Siccome spesso devono essere assunti a lungo, è bene essere informati che possono provocare lievi effetti collaterali, quali mal di testa, stitichezza, diarrea, nausea, vertigini ed eruzioni cutanee.
Dieta consigliata per chi soffre di gastrite
L'alimentazione può essere di aiuto in caso di gastrite, non solo dal punto di vista dei cibi selezionati, ma anche nelle modalità. Per ridurre i disturbi, infatti, è consigliabile:
- masticare lentamente, perché rende più agevole la digestione e riduce i tempi di permanenza gastrica del cibo;
- evitare pasti abbondanti (soprattutto quelli serali), suddividendoli nell'arco della giornata e cercando il più possibile di mantenere gli orari regolari, senza mai saltare;
- inserire spuntini fra un pasto e l'altro aiuta a tamponare l'acidità di stomaco e a evitare che aumenti a causa del digiuno prolungato;
- ridurre lo stress il più possibile attraverso tecniche di rilassamento.
Riguardo i cibi da preferire, piuttosto che adottare la cosiddetta dieta 'in bianco', sconsigliata perché inefficace, è corretto impostare un regime alimentare che aiuti ad attenuare i sintomi imparando a riconoscere quegli alimenti che li possano risvegliare o peggiorare.Quindi, in generale, sono da preferire:- le preparazioni semplici;
- olio extra vergine di oliva come condimento;
- la verdura di stagione, variando la qualità per favorire un apporto idoneo di vitamine e sali minerali;
- pane ben cotto, crackers e fette biscottate.
Specie nelle fasi acute, scegliere la cottura al vapore, ai ferri, alla griglia, alla piastra, a lesso, al forno e al cartoccio aiuta a lenire i disturbi. Escludere la frittura perché da un lato aumenta il contenuto di acreolina, una sostanza che peggiora l'infiammazione della mucosa, e dall'altro il contenuto in grassi riduce lo svuotamento dello stomaco rendendo la digestione più lunga. Da evitare, in linea generale, gli alimenti irritanti, come per esempio:- spezie, se consumate in quantità elevate;
- liquidi troppo caldi;
- brodo di carne, gli estratti per brodo o di carne, minestre pronte contenenti questi ingredienti perché stimolano la secrezione gastrica;
- formaggi piccanti e fermentati;
- insaccati;
- caffè, bevande contenenti caffeina o metilxantine (tè, coca cola, cioccolato) perché determinano reflusso;
- bevande gassate;
- vino e superalcolici.
Il supporto di Dyadea per i pazienti che soffrono di gastrite
Il reparto di gastroenterologia dei Centri Medici Dyadea mette a disposizione dei pazienti l'expertise di specialisti che potranno seguire il loro percorso terapeutico dall'inizio. Il primo appuntamento prevede un colloquio preliminare e una visita dell'addome, cui può far seguito la prescrizione di accertamenti, se ritenuti necessari. Per una diagnosi ancora più mirata e accurata, si può anche prenotare una prima visita di gastroenterologia abbinata a ecografia.
Inoltre, la presenza nei Centri di un nutrizionista potrà rivelarsi utile per aiutare i pazienti a formulare un piano alimentare disegnato sulle specifiche esigenze.