Prevenzione

Smettere di fumare non è facile, ma ci fa stare bene: consigli su come fare

17/10/2022 - Tempo di lettura: 3 minuti

​​​Con il termine tabagismo si indica il consumo patologico di tabacco, un disturbo cronico recidivante che costituisce uno dei fattori di rischio più pesanti nello sviluppo di malattie respiratorie e cardiovascolari, nonché nella comparsa di numerosi tipi di tumori.

È dannoso anche il consumo di nicotina attraverso prodotti più recenti, come il tabacco riscaldato o la sigaretta elettronica, particolarmente diffusi tra i più giovani.

 

Per questo motivo c'è un forte incoraggiamento e supporto nei confronti di quei fumatori che intraprendono il percorso per smettere di fumare: una decisione che richiede costanza e disciplina. Per abbandonare il fumo, infatti, è necessario avere motivazioni forti e conoscere bene i propri punti di forza e debolezza.

 

In questo articolo vedremo i benefici di una quotidianità senza sigarette, insieme ad alcuni suggerimenti su come procedere durante il periodo che porta alla totale disintossicazione dal fumo.

Quali benefici si ottengono se si smette di fumare

Smettere di fumare produce un miglioramento della salute, dell'aspettativa di vita e dello stile di vita quotidiano.

 

I benefici a breve e lungo termine sulla salute si possono riassumere così:

  • entro 20 minuti si abbassano pressione sanguigna e frequenza cardiaca;
  • entro 12 ore si ripristina alla normalità il livello di monossido di carbonio nel sangue;
  • entro 2-12 settimane si assiste a un miglioramento delle funzioni polmonari e della circolazione sanguigna;
  • entro 1-9 mesi il respiro si apre e la tosse diminuisce;
  • entro un anno il rischio di infarto si abbassa del 50% rispetto a quello di un fumatore;
  • entro 5-15 anni il rischio di ictus diventa equivalente a quello di un non fumatore;
  • entro 10 anni il rischio di tumore ai polmoni si abbassa del 50% e si riduce anche il rischio di tumori su altri organi (bocca, gola, esofago, vescica, cervice uterina e pancreas);
  • entro 15 anni il rischio di infarto diventa equivalente a quello di un non fumatore.

Inoltre, in generale, smettere di fumare fa bene:
  • a chi ha già sviluppato malattie associate al fumo;
  • a chi ha già avuto un attacco cardiaco, perché così dimezza la probabilità di averne un altro;
  • perché riduce il rischio di avere difficoltà a concepire, di sviluppare impotenza, di abortire spontaneamente, di partorire prematuramente o di generare bambini con basso peso alla nascita. 

Infine, i benefici di non fumare influenzano anche l'aspettativa di vita. Anzi, a seconda di quanto prima si decide di smettere, più anni di vita attesa si possono recuperare:
  • a 30 anni / 10 anni;
  • a 40 anni / 9 anni;
  • a 50 anni / 6 anni;
  • a 60 anni / 3 anni.

Dal punto di vista dello stile di vita, smettere di fumare consente di proteggere dal fumo passivo le persone che stanno a fianco, oltre a risparmiare tempo e denaro.

Cosa succede mentre si smette di fumare

I sintomi provocati dall'astinenza da nicotina si manifestano più intensamente nei primi 2 o 3 giorni, per regredire poi nel giro di 2-4 settimane, mentre sensazioni di malessere generale possono persistere anche per alcuni mesi.

 

I sintomi consistono in:

  • forte desiderio di sigarette;
  • fame o nausea;
  • tremori, sudorazione, vertigini, cefalee;
  • dolori addominali;
  • incapacità di concentrarsi;
  • irritabilità, irrequietezza;
  • ansia, depressione (solitamente lievi, ma a volte si manifestano più pesantemente);
  • sonno disturbato.

La reazione alla mancanza di fumo rimane comunque soggettiva. Si può sviluppare una tosse temporanea a mano a mano che i polmoni iniziano a disintossicarsi. Inoltre, siccome la nicotina sopprime la sensazione di fame e aumenta leggermente l'attività del metabolismo, è possibile si verifichi un aumento di peso non superiore ai due o tre chili, anche perché il cibo inizia ad avere un sapore e un odore più invitante perché viene eliminata  l'inibizione sui sensi dell'olfatto e del gusto.

È anche bene ricordare che le ricadute sono da mettere in conto:questi episodi devono, pertanto, essere considerati momenti utili per conoscersi meglio.

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Le tecniche per smettere di fumare

Lasciare il fumo di colpo o gradualmente? Quasi tutte le linee guida internazionali consigliano di farlo subito e totalmente. Questo perché, sebbene smettere gradualmente attutisca i sintomi dell'astinenza, richiede costanza e disciplina molto ferree, dimostrandosi più complicato che affrontare la disintossicazione a secco.

 

Le tecniche per smettere di fumare si basano su tre aspetti: la modifica del comportamento, il supporto psicologico, la terapia farmacologica. Vediamole in dettaglio.

Strategie comportamentali

Le strategie comportamentali mirano a distrarre dai sintomi dell'astinenza cambiando lo stile di vita. Questi i passaggi:

  • individuare una data per smettere è molto utile a darsi l'obiettivo: può essere scelta a caso o in coincidenza di una particolare occasione, per esempio una vacanza o un anniversario;
  • liberare l'ambiente circostante dal fumo: via tutte le sigarette, i posacenere, gli accendini da casa ed evitare i luoghi dove in genere si acquistano sigarette e/o si fuma;
  • identificare i pretesti utilizzati per fumare durante la quotidianità: risveglio al mattino, telefonate, pause caffè, pasti, attività sessuale, noia, lunghe attese o traffico. Una volta riconosciuti, si cerca di cambiare il comportamento ad essi associato, sostituendo la sigaretta con altre attività: per esempio, fare una passeggiata anziché prendere un caffè, succhiare una caramella, masticare uno stuzzicadenti o un bastoncino di liquirizia, tenere del ghiaccio in bocca, fare disegnini, masticare chewing gum, fare le parole incrociate o simili;
  • praticare attività piacevoli e sforzi gratificanti per evitare di fumare: fare attività fisica, tecniche di rilassamento e respirazione profonda, così come bere acqua o consumare spuntini a basso contenuto calorico e alimenti ricchi di fibre.

Sostegno psicologico

Rivolgersi a psicologi professionisti facilita la decisione al cambiamento e aiuta a rafforzare le motivazioni. Eventualmente, le terapie di gruppo completano le strategie cognitive e comportamentali individuali con la condivisione con altri fumatori.

Terapie farmacologiche

Sostitutivi della nicotina (NRT), bupropione, vareniclina e citisina aiutano ad alleviare i sintomi di astinenza consentendo ai soggetti di concentrarsi sugli aspetti comportamentali della cessazione del fumo. Sono tuttavia in corso studi per individuare altri farmaci che possano favorire la disassuefazione.

Che tipo di assistenza può dare Dyadea?

Un fumatore che decida di smettere può trovare nei Centri Medici Dyadea un supporto dal punto di vista diagnostico, verificando tramite visite specialistiche lo stato delle funzioni cardiovascolari e polmonari, e dal punto di vista psicologico, nel caso in cui il percorso di disintossicazione si dimostri particolarmente pesante. Inoltre, a fornire un contributo positivo vi è anche l'agopuntura, che aiuta a contenere i sintomi tipici della sospensione e a ridurre il desiderio di fumare.

Se i problemi di peso risultano difficilmente gestibili, i nutrizionisti Dyadea potranno suggerire un regime equilibrato, formulato nell'ottica di evitare quei piccoli errori che, sommati insieme nella quotidianità, possono influire in modo significativo sul peso forma.