Intestino irritabile

Cos'è la sindrome dell'intestino irritabile

La sindrome dell'intestino irritabile è una condizione di fastidio e disequilibrio generale a carico dell'intestino, che si presenta in modo cronico e fluttuante. Generalmente si intensifica in corrispondenza di altri problemi di salute o di periodi stressanti, e ne sono affette maggiormente le donne. 

Come si manifesta

I sintomi sono stabiliti secondo uno standard internazionale, che prevede dolore, fastidio e gonfiore addominale con difetti di evacuazione presente da almeno sei mesi. Questa condizione deve inoltre presentarsi almeno per 3 giorni al mese negli ultimi 3 mesi in associazione a 2 o più sintomi aggiuntivi, ovvero:

  • miglioramento della sensazione e affievolimento del dolore dopo l'evacuazione
  • dolore associato alla modifica della frequenza delle evacuazioni
  • dolore associato alla modificazione dell'aspetto delle feci.  
​Inoltre, è possibile che si presentino:

  • evacuazione molto frequente (più di 3 volte al giorno) o poco frequente (meno di 3 volte a settimana)
  • consistenza delle feci alterata
  • spinta eccessiva, frequente sensazione di urgenza
  • muco nelle feci
  • gonfiore e distensione addominale che si alternano.

Le principali cause della sindrome dell'intestino irritabile

Le cause che provocano la sindrome dell'intestino irritabile sono svariate. Questa condizione si verifica generalmente in concomitanza di più fattori, sia fisici che psicologici, che alterano le funzioni di digestione ed evacuazione.

È nota infatti la connessione tra attività cerebrali ed equilibrio intestinale, motivo per cui non è raro che la sindrome si presenti in questi casi:

  • forte emotività e suscettibilità individuale, periodi di ansia e affaticamento
  • sensibilità dei visceri
  • alterazioni della flora batterica
  • intolleranze e allergie alimentari
  • assunzione cronica di farmaci
  • concomitanza con altre patologie, come la celiachia e il reflusso gastroesofageo

Sindrome dell'intestino irritabile: come si tratta

Per trattare correttamente la sindrome dell'intestino irritabile occorre indagare le cause scatenanti, osservando il quadro clinico del paziente in modo sistemico, senza tralasciare le connessioni tra implicazioni fisiche e psicologiche.

È quindi possibile agire sui sintomi, consapevoli del fatto che essi potranno scomparire, o migliorare, correggendo le cause. In generale, questa condizione si può tenere sotto controllo con:

  • dieta bilanciata e adeguata alle peculiarità del paziente, nella quale vengono inclusi oppure esclusi alimenti
  • idratazione corretta
  • attività fisica costante
  • assunzione di coadiuvanti farmacologici e non, in base ai sintomi più ricorrenti: integratori, lassativi, procinetici, enzimi, anti infiammatori, antidiarroici, antispastici
  • scelta di terapie complementari che aiutano a migliorare le condizioni di vita e di equilibrio psicofisico, come ad esempio agopuntura, tecniche di rilassamento e percorsi cognitivo-comportamentali.

Come si diagnostica

La diagnosi viene effettuata osservando i sintomi e considerandoli all'interno del quadro complessivo.

Prestazioni

Le prestazioni che consigliamo di prenotare in presenza della sindrome dell'intestino irritabile sono le seguenti:

​Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo ed è sempre opportuno consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.